In continua ascesa sul territorio, grazie agli sforzi e all’ambizione di chi ha compreso le necessità di curiosi e appassionati. L’ottava tappa del Sicilia Padel Tour sarà ospitata dallo Sport Village Enna, una struttura polivalente che punta a espandersi sempre di più grazie anche alla sua posizione strategica. Ne ha parlato con noi Paolo Tirrito, patron dello Sport Village Enna, che ci ha permesso di rivivere il percorso di crescita dell’impianto che rappresenta.
• Quando è nato il vostro circolo e da dove ha preso spunto l’intenzione di puntare sul padel?
Lo Sport Padel Village è nato nel 2019 sulle orme di una struttura privata esistente, partita nel 2000 con un campo di calcio a 5. L’idea di puntare sul padel è nata dopo aver iniziato a giocare in giro per la Sicilia, poiché ad Enna e dintorni ancora non sapevano cosa fosse questo sport. Da lì con alcuni amici ci siamo chiesti perché non avremmo dovuto realizzarlo qui, visto che gli spazi e la struttura lo consentivano, e così è stato. Siamo partiti con un campo, che è stato coperto poco dopo per via del clima, e un secondo, realizzato nel giro di qualche mese.
• Quanto è sentito lo sport del padel nella vostra città?
All’inizio è stata dura come, penso, in tutte le realtà. Tra l’altro Enna, oltre ad essere il capoluogo più piccolo della Sicilia, non aveva e non ha una grande vocazione per gli sport con la racchetta. Però ci siamo impegnati molto e lo abbiamo fatto conoscere a tanti, giovani e meno giovani, che se ne sono subito innamorati e ancora oggi cerchiamo di buttare dentro il campo nuovi appassionati.
• Quali sono i punti di forza del vostro circolo?
Abbiamo avuto la possibilità di coprire un campo e per il clima rigido sicuramente è un importante punto di forza. Inoltre cerchiamo di far vivere una bella esperienza ai nuovi arrivati e proviamo a farli divertire tanto con tornei e grigliate! Di solito ne organizziamo uno al mese, al di là dell’attività agonistica.
• Cosa pensa del progetto Sicilia Padel Tour e perché consiglierebbe di partecipare alla manifestazione?
È un’idea brillante che già conosco, perché con il mio amico Francesco Russo ci conosciamo da tempo. Lo ritengo una persona capace e con grandi doti organizzative.
• Qual è il pensiero che desidera rivolgere a chi intende partecipare alla tappa in programma nel vostro circolo?
Noi abbiamo ospitato l’edizione di qualche anno fa in forma ridotta per via della pandemia che, forse, ha ridimensionato per certi versi il divertimento e la sua riuscita però è andata bene ugualmente. Lo consiglio a tutti, perché è un torneo che avrà grande visibilità e il divertimento è assicurato.